Anche il confronto sugli organici del personale ATA, come già avvenuto nell’informativa sull'organico docenti, ha visto la CISL Scuola e le altre organizzazioni ribadire la richiesta di risorse aggiuntive di personale, visto che la mera conferma dell'organico 2020/2021 non può certamente ritenersi sufficiente per far fronte all’esigenza di garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività in presenza nel prossimo anno scolastico.
La CISL Scuola ha inoltre contestato la ridistribuzione di posti tra le regioni motivata dall’Amministrazione con la necessità di compensare l’attivazione di tutti i contratti full time degli ex LSU come stabilito dalla legge di bilancio per il 2021, una norma sulla quale, sotto questo aspetto, la CISL Scuola aveva espresso un giudizio fortemente negativo proprio per le ricadute che l’operazione comporta a scapito della continuità occupazionale del personale precario assunto dalle graduatorie ordinarie.
L’attuazione di quanto la norma prevede, infatti, oltre a saturare i posti vacanti in diverse province, ha comportato la riduzione di posti in altri territori per impedire la formazione di esubero. Come da sempre sostenuto, onde evitare ingiuste penalizzazioni occorrerebbe un incremento di 2.288 posti, pari a quelli finalizzati alla trasformazione a full time dei contratti: per questo la CISL Scuola ha già sollecitato a tal fine un opportuno intervento in sede legislativa.
Il confronto sull’organico ATA è stato aggiornato a martedì prossimo 27 aprile.