Veramente fuori luogo la polemica voluta e cercata dalla ministra Azzolina, con un attacco insensato ai sindacati sorretto anche da un uso disinvolto dei dati e, almeno per quanto ci riguarda, da un’evidente distorsione del nostro pensiero. Mi chiedo che bisogno aveva di spostare l’attenzione su un tema, quello dei concorsi, che non è affatto centrale e prioritario in questo momento, ma forse l’intento è proprio quello di distrarre l’attenzione dai limiti sempre più evidenti della sua gestione. Che ci siano tantissimi neolaureati in procinto di partecipare ai concorsi è una scoperta dell’acqua calda, mentre è sorprendente che la ministra dimentichi di aver bandito, insieme a un concorso ordinario, anche un concorso riservato a quei precari con almeno tre anni di esperienza, che ovviamente non possono essere mezzo milione. È invece una vera falsità sostenere che noi saremmo contrari al reclutamento attraverso concorsi. Procedure concorsuali ordinarie, affiancate da procedure per titoli che valorizzino l’esperienza accumulata in anni e anni di precariato, sono esattamente ciò che la CISL Scuola propone da tempo come sistema di reclutamento su cui puntare, fuori da ideologismi e mitizzazioni tipiche di una politica di sola immagine, che sventolando una malintesa meritocrazia ha finito solo per far crescere in modo esponenziale il ricorso al precariato. Quanto ai sindacati che remano contro, sono mesi che chiediamo al Governo e alla Ministra di remare con più vigore verso l’obiettivo di una riapertura in sicurezza delle scuole, questione su cui bisognerebbe oggi concentrare attenzione e energia, senza alimentare polemiche fuori luogo. Sarebbe anche l’unico modo per evitare quelle tensioni cui la Ministra allude, senza capire che laddove si manifestassero sarebbero solo il frutto di una troppo prolungata inconcludenza rispetto a problemi da tempo sul tappeto e sui quali abbiamo più volte sollecitato sedi di confronto e offerto indicazioni e proposte. Ciò sta generando una situazione di incertezza, confusione e preoccupazione diffusa, in primo luogo tra gli utenti del servizio scolastico: se ne colgono segnali da più parti e ogni giorno di più. Ecco perché la Ministra farebbe meglio a risparmiarsi e a risparmiarci sortite polemiche del tutto fuorvianti. Parlare meno e remare di più. E rimanendo in tema di metafore marinare: condurre una nave è cosa ben diversa dal volerne solo mostrare a tutti i costi la bellezza. Schettino insegna. Roma, 21 agosto 2020 Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola