Come ha scritto Annamaria Furlan nella sua lettera agli iscritti della CISL, quello che stiamo vivendo in questi giorni “è il momento dell’unità di intenti, della responsabilità e della coesione sociale, come è avvenuto in altri momenti difficili della storia del nostro Paese”. In una situazione come questa, nella quale oltre tutto molte regioni hanno deliberato la chiusura delle scuole e altre potrebbero farlo, senza poter prevedere con certezza la durata dei provvedimenti, avrebbe avuto davvero poco senso mantenere attiva la proclamazione di uno sciopero, che è stata dunque annullata con decisione non solo opportuna, ma soprattutto segno di grande serietà e di responsabilità. Una scelta, quella di annullare lo sciopero, che non fa certo venir meno le ragioni della mobilitazione, ragioni che permangono e rispetto alle quali resta tutto l’impegno perché siano modificate, come dice la nota unitaria diffusa stamattina, “decisioni che confliggono con le nostre richieste e con le intese sottoscritte fra sindacati, Governo e Amministrazione”.
Domani incontreremo la ministra Azzolina, anche perché non sono poche né di poco conto le questioni che la gestione dell’emergenza coronavirus sta ponendo rispetto all’organizzazione della vita scolastica e alla gestione del personale. Non è pensabile che all’emergenza si possa far fronte in modo scoordinato, serve una regia che assicuri coerenza di comportamenti ad ogni livello; le scuole e chi le dirige non possono essere lasciati in una situazione di “solitudine” e di disorientamento.
Se queste sono oggi le assolute priorità, è fuori discussione che riproporremo, nell’incontro di domani, anche la nostra richiesta di riaprire un confronto sui temi al centro della mobilitazione, chiedendo fra l’altro che non sia sacrificata all’urgenza dei tempi la necessità di porre la dovuta attenzione alle proposte dei sindacati per quanto riguarda le modalità di svolgimento delle prove concorsuali, così come ai pareri che il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione si appresta a licenziare.
Non è un caso che la decisione di annullare lo sciopero sia avvenuta prima di quell’incontro: è stata una scelta molto precisa, che ne evidenzia il carattere di autonoma decisione dei sindacati, assunta per senso di responsabilità verso un Paese di cui siamo parte viva e attiva, un Paese che sta vivendo una drammatica emergenza nella quale era giusto e doveroso, come richiesto anche dalla Commissione di Garanzia, rimuovere ulteriori fattori di tensione sociale e di disagio. In questo senso, una scelta che non sarebbe stata, per quanto ci riguarda, in alcun modo negoziabile.
Si conferma, anche in un quadro di notevole criticità come quello che stiamo oggi vivendo, l’impegno della CISL Scuola, ad ogni livello, a svolgere il proprio servizio a favore delle lavoratrici e dei lavoratori e a dare puntuale ed efficace rappresentanza alle loro istanze e alle loro attese.
Roma, 25 febbraio 2020
Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola