«Sarebbe bene non continuare in una discussione sulla scuola condotta per prese di posizione astratte, cioè disancorate da una valutazione del reale fabbisogno che solo ogni singolo istituto può direttamente e concretamente rilevare. Non può essere stabilito apriori e dall’esterno se siano preferibili prolungamenti estivi delle attività scolastiche o se occorra intervenire subito con corsi di recupero che peraltro non si capisce bene quando, come e dove svolgere, perdurando una situazione così confusa e problematica di cui purtroppo è difficile prevedere la conclusione».