Carissimi,
l’anno scolastico che, finalmente, si è concluso, sarà ricordato come l’anno delle promesse mancate: l’uscita dal tunnel della crisi, il passaggio da un’Europa della politica del “rigore” ad un’Europa più attenta ai bisogni dei popoli, il contenimento delle povertà e, per quanto ci riguarda più direttamente, la stipula di un nuovo contratto che aspettiamo da oltre sette anni unitamente ad una seria riflessione, un serio confronto sulla propagandata “Buona Scuola”.