E’ stata emanata il 10 aprile dal MIUR la C.M. n. 36 sull’avvio dei CPIA dal prossimo a.s. 2014/15. Come preannunciato nel corso dell’incontro svoltosi in precedenza, gli Uffici Scolastici
Regionali potranno disporre l’istituzione del Centri previa verifica della sussistenza di alcune condizioni:
· esplicita previsione nelle delibere regionali dell'offerta formativa, in cui sia compresa l’indicazione dei CTP e delle scuole carcerarie che confluiscono nei CPIA
· individuazione della sede amministrativa
· attribuzione del codice meccanografico
Su uno dei nodi già evidenziati dalla Cisl Scuola in sede di confronto, relativo all’utilizzo degli stessi parametri previsti nel cosiddetto “dimensionamento ottimale”, che potrebbe comportare l’attivazione di un CPIA privo però del dirigente scolastico e del DSGA, la circolare sembra voler corrispondere a quanto da noi rappresentato, invitando i Direttori Regionali a valutare ogni elemento utile a definire la consistenza della popolazione scolastica in modo tale da assicurare la presenza del dirigente.
L’avvio dei CPIA e delle nuove modalità di assegnazione dell’organico del personale docente non comporterà comunque riduzione delle dotazioni oggi attribuite ai CTP. Resta invece più problematica la questione dell’organico ATA, che la circolare prevede in misura corrispondente alla somma dei posti già in carico ai CTP, senza tenere conto del fabbisogno che deriva dall’effettivo esercizio delle prerogative di una nuova istituzione scolastica autonoma.
La circolare, su richiesta precisa della Cisl Scuola, prevede che l’avvio dei CPIA sia oggetto di preventiva informazione alle organizzazioni sindacali regionali.
In allegato il testo della circolare e le Linee Guida redatte in collaborazione con il Gruppo Tecnico nazionale per l’istruzione degli adulti - IDA - istituito nel marzo 2013 e previste dall’art. 11 del DPR 263/2012. Le Linee Guioda sono elaborate con l’obiettivo di sostenere il passaggio al nuovo ordinamento con particolare riferimento: all’applicazione del nuovo assetto didattico dei percorsi di primo e secondo livello (per l’istruzione secondaria di secondo grado sono stati adattati i piani di studio e i quadri orari previsti dal Regolamento - DPR 263/2012) alla definizione degli strumenti di flessibilità consentiti (riconoscimento dei crediti, personalizzazione del percorso,attività di accoglienza e orientamento, modalità di formazione
a distanza).
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