Una scuola accogliente, inclusiva e aperta alle potenzialità che l’Intelligenza artificiale può apportare. Quello che assume la maggiore importanza è comunque contrastare il fenomeno della emigrazione dei nostri giovani, con competenze anche elevate, verso altri Paesi, dal momento che dalla provincia di Bergamo negli ultimi 5 anni sono emigrati più di 17.300 giovani. È quello che si auspica la Cisl Scuola Bergamo, che ha aperto la stagione congressuale della Cisl svolgendo le proprie assise negli spazi di villa Moroni a Stezzano. Il congresso si è concluso con la conferma di Paola Manzullo a segretaria generale della categoria, e la votazione della segreteria che ha visto eletti Antonio Giudici e Pietro Diasparro.
Paola Manzullo nella sua relazione ha parlato di una scuola bergamasca alle prese con “una faticosa tenuta delle iscrizioni nelle scuole secondarie, dove anche l’ingresso di ragazzi di nuove etnie e culture non basta a sostenere un’iscrizione in grado di mantenere plessi e classi. Per favorire l’inclusione e la partecipazione, contrastare la dispersione e sviluppare nuove strategie contro l’abbandono occorre estendere il tempo pieno non solo in tutte le scuole primarie, ma è anche necessario essere pronti, a fronte delle ineludibili trasformazioni in atto, a riqualificare quanti saranno espulsi dal mondo del lavoro favorendo percorsi di istruzione in funzione di un invecchiamento attivo o ammodernando le vecchie 150 ore o attraverso altre modalità. Inoltre, chiediamo che sia accolta la nostra proposta del doppio canale di reclutamento: solo così si darà una risposta al dilagante precariato e tutte le scuole sin dal primo giorno potranno essere veramente aperte”.
“Oltre ai saperi tecnici – prosegue Manzullo -, la scuola deve favorire nei giovani sia la ricerca dei propri progetti di vita, sia il senso di responsabilità verso il loro futuro e verso il contesto sociale ampliando l’orizzonte ai saperi di cittadinanza, ai valori fondanti l’appartenenza a una comunità non solo locale ma globale che altri non è che la comunità multiculturale nella quale oggi viviamo. Non possiamo dimenticare che essa abbraccia sempre più ragazzi e ragazze di varie etnie e culture: questa realtà impone una progettazione didattica capace di valorizzare le differenze: gli studenti stranieri non possono costituire un problema ma una vera occasione per vivere e gestire i valori dell’accoglienza e dell’inclusività”.
Nel panorama scolastico bergamasco, rimane tuttora l’isola felice dei Cfp dove, diversamente dalle altre scuole, le iscrizioni si mantengono stabili anche grazie al positivo saldo migratorio e alla specificità della proposta formativa, “ma sempre più urgente – continua Manzullo – rimane la questione di attuare un meccanismo efficace per la revisione degli standard formativi affinché il sistema possa rispondere in tempi adeguati alle trasformazioni sempre più veloci del mercato del lavoro e alla richiesta di competenze e professionalità del mondo produttivo”.
Altro nodo da affrontare è la diffusione dell’Intelligenza Artificiale e il suo utilizzo nelle scuole. “L’IA ormai già abbraccia molti settori e non può rimanere ai margini dei percorsi educativi funzionali a dare ai giovani gli strumenti essenziali per affrontare le sfide del futuro. Dobbiamo studiare e riflettere – conclude la segretaria generale – su come l’IA possa costituire un’importante risorsa per migliorare l’apprendimento e quali competenze siano necessarie e fondamentali per usufruire e sviluppare tecnologie sempre più avanzate oltre a come sia possibile garantire che le loro potenzialità siano utilizzate in modo etico e consapevole”.