Oggi, 12 settembre, anche la Scuola bergamasca inizierà il cammino di un nuovo anno scolastico e tutto il personale ha piena coscienza del fatto che è atteso da nuove, difficili sfide che, purtroppo, si aggiungono ai problemi storici del precariato (nonostante le immissioni in ruolo Docenti, ATA e Dirigenti), e della mancanza di DSGA e del personale con titolo di specializzazione per l’insegnamento ai ragazzi diversamente abili (vero dramma sociale)
Da non sottovalutare, poi, il problema principe di un contratto di lavoro scaduto da anni e non ancora rinnovato.
Un anno scolastico difficile, quindi, anche perché, oltre al punto di domanda della pandemia, abbiamo tutte le ricadute sociali ed economiche della crisi energetica e non solo.
La scuola è luogo di cooperazione fra le diverse componenti.
Le famiglie dovranno affrontare un periodo ricco di difficoltà che non potranno non avere ripercussioni sui figli studenti e, pertanto, toccherà, come sempre, al personale tutto della scuola (docenti, ATA e dirigenti) affiancare i genitori e mettere in campo ulteriori percorsi atti a far sì che i fini formativi possano essere raggiunti.
La scuola ha come obiettivo non solo l’istruzione ma anche la crescita culturale della persona che, ovviamente, comporta assumere la “centralità dello studente” all’interno di una realtà connotata da profondi cambiamenti che esigono importante, decisivo impegno per favorire i doverosi apprendimenti.
La Cisl Scuola di Bergamo, certa che il Personale della scuola saprà affrontare con fiducia e professionalità anche questa difficile sfida, augura a tutti un buon nuovo inizio e sollecita quanti avranno la responsabilità di governare il nostro Paese a dare doveroso, non più rinviabile riconoscimento alla centralità del capitale sociale dei lavoratori della scuola che hanno il compito di costruire solide ali per il futuro degli studenti.
PAOLA MANZULLO
Segretario Generale CISL Scuola Bergamo