Come è noto, entro il mese di luglio 2022 deve concludersi, con l’effettuazione di una prova disciplinare, la procedura attraverso la quale si procede a confermare a tempo indeterminato l’assunzione disposta a tempo determinato, ai sensi dell’articolo 59, commi da 4 a 9, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, per gli aspiranti collocati nelle GPS di I fascia. Questi potranno accedere alla prova disciplinare solo “previa positiva valutazione del percorso annuale di formazione iniziale e prova”.
Con la nota 22219 dell’8 giugno 2022, a firma del Direttore Generale per il Personale Scolastico, il Ministero invita gli Uffici Scolastici regionali ad attivarsi affinché le procedure di valutazione dell’anno di formazione e prova vengano espletate da parte delle Istituzioni scolastiche secondo tempistiche compatibili con quelle di svolgimento della prova disciplinare, ricordando fra l’altro che per talune classi di concorso è coinvolto un numero molto elevato di aspiranti e che “la convocazione dei candidati da parte dell’USR responsabile della procedura dovrà essere effettuata almeno dieci giorni prima dello svolgimento della prova".
Con la nota in questione viene anticipato il testo del Decreto ministeriale 30 maggio 2022, n. 147, in corso di registrazione, con il quale si individuano le regioni in cui avrà luogo lo svolgimento delle prove e vengono disposte le aggregazioni alle stesse delle regioni nelle quali vi è un numero esiguo di docenti interessati.
Anche a seguito delle pressanti richieste avanzate dalla CISL Scuola e dalle altre organizzazioni sindacali, il decreto consente che, a domanda degli interessati, gli aspiranti per i quali la prova è gestita da una regione diversa da quella in cui prestano servizio possano svolgerla “in videoconferenza presso sedi o articolazioni territoriali dell’Ufficio scolastico regionale nel cui territorio è stato svolto l’incarico a tempo determinato”.
Trova quindi positiva soluzione un problema della cui entità non vi era stata evidentemente, in origine, la necessaria consapevolezza, evitando agli interessati la difficoltà, il disagio e i costi derivanti dalla necessità di organizzare spostamenti tutt’altro che agevoli (si pensi agli aspiranti in servizio nelle regioni insulari) in un periodo dell’anno nel quale il traffico è particolarmente intenso e congestionato.
Restano in ogni caso tutte le nostre riserve sul senso e sull’opportunità di una prova disciplinare alla quale vengono sottoposti docenti la cui attività è già stata monitorata per un intero anno scolastico e positivamente valutata da chi ha potuto seguirne direttamente lo svolgimento in un concreto contesto lavorativo. Ciò la rende del tutto priva di senso e inutilmente vessatoria, frutto ancora una volta del prevalere di un approccio “ideologico” a un tema importante e delicato come il reclutamento, con la conseguenza che l’astrattezza del ragionamento genera purtroppo il rischio concreto di veder vanificato, per ragioni del tutto episodiche e aleatorie, l’impegno profuso - e positivamente valutato - in un intero anno di lavoro.
Anche in occasione del dibattito in corso per la conversione in legge del DL 36 la CISL Scuola ha posto la necessità di intervenire con un opportuno intervento emendativo al fine di eliminare la prova disciplinare dalla procedura di conferma in ruolo del personale assunto della GPS: una soluzione del problema alla radice, dettata da elementare buon senso e che eviterebbe anche alla stessa Amministrazione un onere non indifferente di impegno e di spesa di cui non si vede proprio l'utilità.
Ci riserviamo di diffondere il testo del DM 147 non appena ci sarà formalmente trasmesso dall'Amministrazione.