E’ noto a tutti che ogni anno, come da art. 1 della legge 211/2000 che recita «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» tutte le Istituzioni italiane richiamano alla memoria i tragici eventi che questo giorno ha portato alla luce.
Per noi, ma crediamo per tutti, non vuole e non può essere un semplice rito ma una data che, come ci ricorda Primo Levi, ci sollecita a non dimenticare il passato: “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Fare memoria è quindi un dovere perchè quanto è successo non possa accadere di nuovo perchè ci pone ogni volta di fronte al lato più oscuro dell'umanità, alla perdita totale del sentimento più elementare della pietà".
In questo momento, pur così ricco di difficoltà nella gestione dei rapporti educativi, crediamo doveroso non esimerci dalla condivisione di una approfondita riflessione sull’affermazione di Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986: "Il contrario dell’intelligenza non è la stupidità, ma l’indifferenza. È contro di essa che bisogna combattere con tutte le proprie forze. E per farlo un’arma esiste: l’educazione. Bisogna praticarla, diffonderla, condividerla, esercitarla sempre e dovunque. Non arrendersi mai”.
Siamo certi che non ci arrenderemo e continueremo ad impegnarci quotidianamente con i nostri ragazzi contro “l’indifferenza” tenendo sempre presente anche il pensiero espresso lo scorso anno, in occasione della cerimonia al Quirinale, dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che salutiamo e ringraziamo con sincero affetto: “"La memoria è un fondamento della Repubblica che si basa sui principi di eguaglianza, di libertà, di dignità umana, con il riconoscimento pieno e inalienabile dei diritti universali dell'uomo, di ciascuna persona contro la barbarie dell'arbitrio, della violenza, della sopraffazione".
La Segretaria Generale Cisl Scuola Bergamo
Paola Manzullo