Nell'adunanza plenaria svoltasi ieri, 4 novembre, in modalità telematica nel rispetto delle misure governative concernenti l'emergenza sanitaria, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso, con voto unanime, due pareri sugli schemi di decreto del Ministro dell’istruzione concernenti le disposizioni per i concorsi ordinari per l'accesso ai ruoli del personale docente su posto comune e di sostegno rispettivamente della scuola secondaria di primo e secondo grado e della scuola dell'infanzia e primaria.
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Il CSPI, nelle similari premesse dei due provvedimenti:
- richiama quanto già espresso in precedenti pareri e ribadisce, ai fini di un autentico esercizio del diritto di istruzione nel sistema scolastico pubblico, la centralità e l’importanza del reclutamento e della formazione iniziale del personale mediante la valorizzazione delle capacità e delle potenzialità professionali degli aspiranti;
- sottolinea che il decreto in esame, previsto dal decreto-legge 73/2021, convertito dalla legge 106/2021, appare invece come un provvedimento che, pensato per apportare tutte le occorrenti modificazioni ai bandi di concorso già pubblicati e regolare in via transitoria e in deroga alle norme vigenti il reclutamento, finisce per realizzare una implicita riforma delle future modalità concorsuali, non ancora regolate da bandi e pertanto non emendabili;
- ribadisce, ancora una volta, la necessità di approdare a una riforma del reclutamento che metta al centro la formazione iniziale con percorsi strutturati e stabili, garantendo altresì adeguate modalità di preparazione ai candidati, con l'invito al Ministero dell’Istruzione - anche attraverso il confronto al "Tavolo per il Reclutamento" istituito con il "Patto per la Scuola" - ad avviare, come previsto nel PNRR, le specifiche riforme;
- richiama l’urgenza di riconsiderare le classi di concorso, peraltro già previsto dall’art. 4 del decreto legislativo 59/2017, non tanto e non solo come aggiustamenti successivi di quelle già definite, ma riconsiderando l’evoluzione delle discipline d’insegnamento e il significato che queste assumono negli ordinamenti e nel curricolo dei diversi indirizzi di studio;
- ripropone le osservazioni già avanzate dal CSPI medesimo nei pareri espressi nella seduta del 27 gennaio 2016 e del 16 gennaio 2019 che hanno evidenziato una separazione troppo marcata tra la procedura finalizzata all'accesso ai posti comuni e quella per i posti sul sostegno con il rischio di una netta separazione tra i due profili;
- ritiene opportuno che i quesiti della prova scritta della procedura per i posti di sostegno vertano anche su tematiche disciplinari, culturali e professionali proprie dell’insegnamento curricolare; parimenti, i quesiti della prova scritta e la prova orale della procedura per i posti comuni dovrebbero accertare anche conoscenze e competenze relative ai temi dell'inclusione scolastica.
In relazione ai testi dei due decreti in esame, il CSPI, avanzando puntuali osservazioni, esprime parere favorevole a condizione che siano accolte le richieste di modifica e invita al contempo l’Amministrazione a far proprie le considerazioni avanzate nelle premesse.