2021-03-06 15:15:00
Donne della storia, 8 marzo 2021

Il prossimo 8 marzo si colloca in una fase storicamente scandita dalla pandemia durante la quale riuscirà molto difficile far brillare il tradizionale colore giallo mimosa della festa, sarà impossibile avvertire il profumo di questo fiore e sembrerà strano pronunciare la conclamata frase “buon 8 marzo”, perché il colore dominante sarà il nero, colore del lutto e del dolore.

Infatti, il COVID 19, nella sua incontenibile potenza, ha colpito indifferentemente uomini e donne e ha lasciato dietro di sé angoscia e perdite di vite umane che non hanno potuto avere neppure il conforto dei loro cari.

Non solo.

Due dati, in questo periodo, si impongono prepotentemente sotto gli occhi di tutti:

  • 11 FEMMINICIDI NEI SOLI MESI DI GENNAIO E FEBBRAIO;
  • IL 70% DELLE PERSONE CHE, FINO AD OGGI, HANNO PERSO IL LAVORO, SONO DONNE.

Tutto questo scenario così negativo, potrebbe avere, però, il merito di rimettere al centro dell’attenzione di tutti, la necessità di riportare in primo piano il tema della parità di genere in quanto la donna ha tutte le caratteristiche per ricoprire anche quei ruoli che solo un atavico modello culturale ha affidato per lo più all’uomo.

A conferma delle potenzialità femminili, oltre alle numerose personalità che hanno scritto importanti e decisive pagine di storia trasformando la sofferenza, l’isolamento, le umiliazioni in alta forza creativa e limpido sguardo sul mondo (Rosa Luxemburg, Simone Weil, Annamaria Montessori, Margherita Haks, Rita Levi Montalcini, Liliana Segre, solo per citarne alcune), ricordiamo:

  • Kamala Harris viene eletta la prima donna vicepresidente negli USA;
  • Angela Merkel si prepara a lasciare la conduzione della Germania dopo 16 anni di governo contrassegnato da sobrietà e competenza;
  • donne ricercatrici che mettono a segno importanti scoperte scientifiche.

Ad ogni lettore/lettrice di questo scritto affidiamo il compito di aggiungere un nome a quanti ricordati in precedenza, e scopriremo, certamente, che l’elenco diventerà molto più lungo e in grado di farci intonare con naturalezza e condivisione quel “canto d’amore” capace di abbracciare il mondo.

Così, mentre una stretta minoranza femminile entra a far parte dell’eccellenza culturale, la maggioranza delle donne, prosegue il cammino di un anonimo “prendersi cura del mondo”.

Ad esse ed ad altri milioni di donne che, nel silenzio, quotidianamente si sono spese e si spendono per dare il meglio di sé sia alla comunità familiare, sia a quella sociale, (rivendicando una identità di genere non competitiva ma paritaria, rifiutando la supremazia della cultura della morte sulla cultura della vita, mirando alla conquista di diritti costituzionali a loro negati, lottando per l’autonomia delle scelte e dei comportamenti) va riconosciuto il coraggio dell’amore verso se stesse e verso l’umanità, malgrado tutto, nonostante tutto.

Per tutte queste donne, dunque, e per tutte le altre che operano con fatica nell’anonimato, vogliamo un 8 marzo quotidiano, per attraversare, insieme a loro, il pericoloso guado della vita di cui, piaccia o meno, sono, protagoniste indiscusse.

La Cisl Scuola di Bergamo, in questa giornata internazionale della donna, non intende ricordare solo le tante, importantissime conquiste sociali e politiche effettuate dalle donne (prima fra tutte, nel 1946, il diritto di voto) ma vuole fermare lo sguardo, e soprattutto l’attenzione, sul presente e proiettarlo nel futuro in modo da concorrere ad orientare le politiche verso nuovi e decisivi traguardi tesi ad affermare il valore della dignità e del rispetto di tutte le persone che abitano questa nostra terra.

 

 Bergamo, 06 marzo 2021

 

                                                              Per la Segreteria della Cisl Scuola di Bergamo

                                                                                  La Segretaria Generale

                                                                                         Paola Manzullo

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