In merito alla proposta del Presidente incaricato Dott. Draghi che vorrebbe prolungare l’anno scolastico fino a tutto giugno, al fine di tentare una compensazione per le difficoltà nell’apprendimento dovute alla pandemia, la Segretaria generale della Cisl Scuola di Bergamo, Paola Manzullo, osserva:
1) È questo, un momento in cui è in gioco la salvezza del Paese e delle future generazioni per cui è doveroso che tutti si assumano le dovute responsabilità ed è altrettanto importante che il Presidente incaricato abbia collocato la scuola al centro delle attenzioni del futuro governo;
2) Al Dottor Draghi, le cui competenze sono da tutti riconosciute, certamente non sfugge il fatto che il prolungamento dell’anno scolastico esige un confronto con le organizzazioni sindacali: confronto che marcherà una svolta nelle relazioni e che approderà di sicuro ad una sintesi capace di tener conto oggettivamente della realtà in cui la scuola si è trovata a vivere. Infatti se è vero come è vero che necessita il recupero soprattutto perché, in questo periodo, come sostiene anche la nostra Segretaria Nazionale, Maddalena Gissi, “tanti ragazzi non sono stati raggiunti dai docenti per motivi tecnici e per diversità di condizioni economiche”, è altrettanto vero che I docenti hanno prestato servizio tutti i giorni in presenza nelle scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado con difficoltà notevoli legate alla gestione della sicurezza; in DDI, nelle Scuole Secondarie di secondo grado, con alunni in classe ed alunni a distanza, lavorando duramente per mantenere vivo l’apprendimento.
3) Pertanto, alla luce di questa incontrovertibile realtà attendiamo con fiducia un incontro nel quale siano contemperate tutte le esigenze in modo da dare le opportune risposte ai problemi derivati dalla pandemia e, ci sia concesso, ad una categoria che merita, oggi più che mai, attenzione concreta per far sì che le nuove generazioni possano guardare con fiducia al futuro. Per questo credo non inutile una citazione di Albert Einstein: “E’ l’arte suprema dell’insegnante risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza”: perché questa arte possa essere coltivata occorrono importanti investimenti che certamente il nuovo governo, grazie al Recovery non farà mancare.