L’ orrore e l’atrocità efferata che ha seminato non possono e non devono essere dimenticati. La prosecuzione e lo sterminio degli Ebrei avvenuto per mano nazista negli anni ’30 e ’40 dello scorso secolo è stata una barbarie nata dalla non accettazione dell’altro perché “diverso” secondo parametri assolutamente personali e non certo condivisibili. Ha distrutto vite umane innocenti, sogni e speranze, lasciando una scia di sangue ingiustificata. E proprio per ricordare l’orrore dell’Olocausto (dal greco “bruciato intensamente”), conosciuto anche come Shoah (dall’ebraico “catastrofe”, “disastro”), la Repubblica italiana ha istituito nel 2000 la Giornata della Memoria, celebrandola il 27 Gennaio perché in questo giorno, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa sono riuscite ad abbattere i cancelli d’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, portando in salvo le povere anime sopravvissute alla strage.
Salvo Inglima, Segretario Generale CISl Scuola Lombardia