In attesa di poter conoscere più direttamente i testi su cui si sta discutendo, non c’è dubbio che se si confermassero le voci di un’esclusione della scuola dai progetti di regionalizzazione sarebbe per noi un fatto molto positivo, a coronamento di un’azione che la CISL Scuola sta conducendo da mesi, insieme agli altri sindacati e a un arco vastissimo di associazioni professionali e culturali, per l’unitarietà del sistema d’istruzione. Se così fosse, verrebbero rispettati gli impegni assunti nell’intesa di Palazzo Chigi del 24 aprile, un’intesa che è frutto anche di una positiva interlocuzione col MIUR e col ministro Bussetti.
Fatta salva l’unitarietà del sistema, delle procedure di reclutamento e della disciplina contrattuale affidata al contratto nazionale, è senz’altro possibile affrontare il tema della continuità di servizio dei docenti, su cui del resto già i contratti sulla mobilità prevedono vincoli e incentivi alla permanenza sulla stessa sede. Il confronto tra le parti si è sempre rivelato su questi temi la modalità più giusta e più efficace. Attendiamo ora di vedere le carte per una valutazione più compiuta.
Roma, 19 luglio 2019
Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola