È dedicato al rinnovo del contratto l'editoriale che apre il numero in corso di spedizione della nostra rivista "Scuola e Formazione", in arrivo nei prossimi giorni a tutti gli iscritti. "Sarebbe sbagliato - scrive Maddalena Gissi - circoscrivere le nostre analisi al solo campo che immediatamente ci riguarda, senza vedere le tante drammatiche emergenze con cui più in generale si misura la nostra società, alle prese con questioni che non si esagera a definire epocali". Si tratta delle questioni che hanno avuto ampio spazio nella stagione congressuale conclusa pochi mesi fa, ma anche nella recente Assemblea Nazionale di Napoli: il lavoro che continua a mancare, soprattutto per le giovani generazioni, i flussi migratori che esigerebbero "politiche di accoglienza e integrazione concertate a livello internazionale" mentre invece emergono preoccupanti atteggiamenti di rifiuto e chiusura, "spesso inquinati da xenofobia e razzismo".
Con la necessaria consapevolezza delle difficili condizioni di contesto, la Cisl Scuola affronta con determinazione la trattativa, convinta che sia quanto mai urgente e necessario concludere positivamente il negoziato per il nuovo contratto: gli anni che ci separano da quello firmato nel 2007 sono tantissimi e sono stati anni "pesanti" per chi lavora nella scuola. È evidente che questo contratto non potrà bastare a risolvere tutti i problemi e soddisfare tutte le attese, ma si tratta di un'opportunità da cogliere per compiere concretamente un primo passo in direzione di quel più dignitoso e adeguato riconoscimento del lavoro nella scuola su cui non basta il moltiplicarsi di impegni e promesse, servono fatti e non parole. In quella direzione il rinnovo del contratto rappresenta un passaggio irrinunciabile, e il negoziato in corso all'ARAN diventa una sorta di "momento della verità, in cui non contano le chiacchiere più o meno suggestive, in cui non vince chi la spara più grossa ma chi è capace di stare sul pezzo, di reggere il confronto avendo ben chiari i traguardi da raggiungere e anche la capacità e l’intelligenza di portare a casa il miglior risultato possibile".