Rispondendo a un intervento della sen. Francesca Puglisi nell'incontro con le Commissioni Istruzione riunite di Camera e Senato, la ministra Giannini ha oggi confermato che ai fini del periodo di 36 mesi individuati dalla legge 107 (comma 131) come limite massimo per i contratti a tempo determinato il computo parte dall'a.s. 2016/17. La precisazione, quanto mai opportuna ancorché il testo della legge non lasciasse, a nostro avviso, adito a dubbi, dovrebbe sgombrare il campo da interpretazioni diverse che avevano visto nei giorni scorsi porre talvolta in discussione il conferimento di supplenze a personale precario in servizio da oltre 36 mesi, conteggiando anche i periodi pregressi rispetto alla decorrenza fissata dalla legge.
Alcuni casi ci erano stati segnalati dalle nostre strutture e in riferimento ad essi siamo intervenuti immediatamente sul MIUR perché su una materia così delicata si facesse subito chiarezza. Le dichiarazioni della ministra, opportunamente sollecitate dall'intervento della sen. Puglisi, vanno nella direzione da noi auspicata e ne prendiamo positivamente atto, pur ribadendo che sarebbe auspicabile, sulla questione, una formale nota di precisazione da parte del MIUR. La stessa ministra, peraltro, ha dichiarato che provvederà a dare i necessari chiarimenti, chiediamo che ciò avvenga al più presto.
Resta il nostro dissenso per una norma che di fatto scarica sui lavoratori precari le conseguenze di un abuso nei contratti a termine sicuramente non imputabile a loro responsabilità. Tra le tante disposizioni della legge 107 cui andrebbe rimesso mano vi è di certo anche questa, configurabile a tutti gli effetti come un “rimedio peggiore del male”.