Cisl Scuola Lombardia: rinviare di un anno e nell'attesa mettere in capo le operazioni agli uffici scolastici regionali
Un discutibile efficientismo di facciata da parte del Miur, che non ha acconsentito al rinvio di un anno dell’avvio della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, sta provocando un caos organizzativo mai visto nelle scuole costringendo i dirigenti scolastici a revocare le ferie del personale e le proprie per procedere alla definizione dei bandi oltre tutto in tempi ristrettissimi. E' quanto denuncia la Cisl Scuola Lombardia, in una nota stampa diffusa oggi. “Dopo un anno scolastico appesantito sul piano degli adempimenti, a seguito dell’approvazione della legge 107, con l’immissione in ruolo dei docenti avvenuta a metà anno scolastico, la costituzione dei Comitati di valutazione e la definizione dei Piani dell’offerta formativa triennali, la richiesta di procedere con i bandi per i docenti dell’organico potenziato appare, in queste condizioni, un vero e proprio accanimento”, afferma Adria Bartolich, segretario generale Cisl Scuola Lombardia. “La legge prevede la chiamata diretta - spiega - però bisogna consentire ai dirigenti scolastici di lavorare in modo sereno, nel rispetto sia della loro dignità professionale innanzitutto e soprattutto con l’obiettivo di attivare procedure serie e rispettose della dignità e professionalità dei docenti, affinché la valutazione dei loro curricula sia quanto più possibile in coerenza con le necessità educative e didattiche delle scuole e soprattutto con i bisogni dei ragazzi che la vera priorità”. “Costringere i dirigenti a fare un pessimo lavoro – aggiunge Bartolich - non aumenta né la credibilità dei dirigenti né delle istituzioni scolastiche nel loro complesso”.
Secondo al Cisl Scuola lombarda la maggior parte dei dirigenti, a fronte di tempi così ristretti e per non incorrere in contenziosi, non procederà con la chiamata diretta, come prevede la legge, bensì con la chiamata surrettizia sulla base di una graduatoria non ufficiale, costruita con i criteri di quelle vecchie, procedendo in un senso diverso da quanto previsto dalla legge. La Cisl Scuola regionale sollecita il rinvio delle operazioni all’anno scolastico 2016/17, per mettere a punto gli strumenti necessari per rendere effettiva ed efficiente l’applicazione della legge sulla “Buona scuola”. In alternativa si chiede che venga applicato, per quest’anno, quanto previsto dal comma 82 della Legge 107 che prevede di mettere in capo le operazioni agli uffici scolastici regionali.