2015-11-11 15:15:00

Si è svolto ieri pomeriggio un incontro con la Direzione generale del personale della scuola con all'ordine del giorno i criteri per la definizione degli ambiti territoriali e il calendario per la contrattazione sulla mobilità per l'a.s. 2016/17.

Sugli ambiti territoriali l'Amministrazione si è riservata di farci avere una bozza di circolare indirizzata agli USR emanata ai sensi del comma 66 della legge 107.

Come noto il comma 66 prevede che dal 2016/17 i ruoli dei docenti non sono più provinciali ma diventano regionali, articolati in ambiti territoriali di norma inferiori alla provincia/città metropolitana, la cui ampiezza è definita dagli USR entro il 30 giugno su indicazioni del Miur e previo confronto con Regioni ed EE.LL.

La legge 107 prevede che i docenti già in ruolo entro il 2014/15 conservino la titolarità sulla provincia e sulla scuola (per i DOS dovrebbe valere la provincia) mentre il personale assunto nel corso del 2015/16 è  diversamente disciplinato a seconda che sia assunto in fase zero e A  procedure di cui all'art.399 del t.u 297/94) ovvero che sia stato assunto in fase B e C da concorso (tale personale conserverebbe il diritto a rimanere nella provincia  ancorchè con titolarità su un ambito, risultato della mobilità 16/17)  ovvero ancora, se sia stato assunto in fase B o C da GAE ( docenti privi del diritto a restare nella provincia assegnata e costretti alla mobilità su tutta Italia).

Coloro inoltre che pur essendo già di ruolo parteciperanno  alla mobilità, non potranno più richiedere le  scuole ma solo gli ambiti .

Agli ambiti, infine, è collegato il meccanismo del comma 79 e seguenti che prevede, per i docenti titolari sull'ambito, l'incarico triennale da parte del dirigente scolastico.

Alla luce del quadro sopra descritto, che pur semplificato è esaustivo della complessità oltre che della diffusa e ingiustificata disparità di trattamento prevista dalla legge, è evidente che gli ambiti preoccupano non solo per come e in che tempi saranno definti, ma soprattutto per le conseguenze che avranno sulla gestione del personale e sulla mobilità  tenuto conto anche della mole di domande di trasferimento da trattare.

Abbiamo, dunque, chiesto preliminarmente di poter avviare la contrattazione prescindendo dagli ambiti e applicando quindi le vecchie regole, consentendo un anno di transizione.

L'Amministrazione, nel dichiarare di doversi attenere a quanto previsto dalla legge, ha fissato un calendario di incontri che a partire da giovedì prossimo affronti preliminarmente i principali e non pochi nodi derivanti dal testo di legge.

Assunzioni FASE C

A conclusione dell'incontro abbiamo richiesto all'Amministrazione di intervenire  con apposita circolare da emanare rapidamente su alcuni adempimenti degli Uffici periferici connessi alla fase C del piano di assunzioni. In particolare :

- il Miur dovrebbe più puntualmente precisare i casi di possibile richiesta da parte dei  neo assunti di differire la presa di servizio (docenti della scuola paritaria per non compromettere la continuità didattica degli studenti, IRC di ruolo, personale ATA già di ruolo)

- Il Miur dovrebbe permettere ai  neo assunti con contratto di supplenza 30 giugno/31 agosto su spezzone orario, e che devono rinviare la presa di servzio, di completare con le ore del posto di potenziamento in caso di coincidenza della provincia.

Occorrerà inoltre precisare il destino dei posti di potenziamento non coperti dal piano di assunzioni ovvero sui quali non prenderanno servizio i neo assunti impegnti con supplenze annuali.

Concorso ordinario

L'amministrazione ci ha fornito alcune prime informazioni sul futuro concorso che dovrtebbe essere bandito entro il 1° dicembre.

E' stata richiesta una autorizzazione al MEF per circa 63.000 posti comprendenti anche il sostegno. Notizie che erano già state riportate dalla stampa e che conseguentemente riteniamo non siano certamente esaustive in termini di informativa.

Uniche novità che abbiamo saputo riguardano:

- la prova preselettiva sarà prevista probabilmente solo per infanzia e primaria, ma non per la secondaria per la quale il numero dei candidati rispetto ai posti, non renderà necessaria la preselezione

- il MIUR pensa a una prova scritta computer based

- solo dopo l'individuazione precisa dei posti da destinare alle diverse classi di concorso, il MIUR deciderà il fabbisogno per il prossimo TFA, che non sarà bandito prima di febbraio 2016.

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