Linee guida, rendere credibili e praticabili le proposte
Un documento corposo, ricco di dati e di elaborazioni, carico di ambizioni e su cui siamo pronti a confrontarci da subito, anche tenuto conto che molte delle questioni rientrano nell’ambito della
disciplina contrattuale, come le stesse linee guida riconoscono in premessa alle proposte di intervento sul cosiddetto stato giuridico.
Sono infatti materia contrattuale gli orari di lavoro, la formazione in servizio, i trattamenti economici. Tutti punti sui quali le proposte del governo costituiscono una base di discussione che ci
auguriamo si apra quanto prima nella sede giusta, che è quella del rinnovo contrattuale. Per questo non può passare inosservato il fatto che alla pubblicazione delle linee guida faccia riscontro
l’ipotesi di un ulteriore blocco dei contratti pubblici formulata oggi in Parlamento dalla ministra Madia. La complessità del documento comporta che tutti i temi vadano attentamente esaminati e approfonditi per una più compiuta valutazione; per restare a quelli di maggiore impatto, come le assunzioni (cui viene dedicato circa un terzo dell’intero documento) e le carriere dei docenti, gli obiettivi indicati sono indubbiamente suggestivi, ma i criteri alla base di alcune proposte sollevano non poche perplessità. Sulle carriere, sono le stesse elaborazioni del governo a dimostrare
che gli scatti di anzianità sono fin qui serviti a tutelare livelli retributivi tra i più bassi d’Europa: non è pertanto accettabile che vengano totalmente cancellati per consentire di finanziare
benefici che vanno solo a una parte della categoria. Criteri nuovi, legati al merito, devono essere integrativi e non sostitutivi di un riconoscimento delle anzianità che avviene peraltro in tutti gli
altri paesi d’Europa. Sulle assunzioni, tema delicato perché investe le aspettative di migliaia e migliaia di persone, è scontato che si condivida l’obiettivo di una stabilizzazione del lavoro precario, da sempre rivendicata dalla Cisl Scuola. Ora il governo si impegni a garantire da subito, nella legge di stabilità per il 2015, le risorse necessarie per far fronte agli impegni annunciati: ne va della
credibilità di un’operazione nella quale è troppo alto il rischio di alimentare illusioni e delusioni.
Roma, 3 settembre 2014
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola