Dopo l'incontro con il Ministro Giannini, il nostro segretario generale, Francesco Scrima, ha rilasciato la seguente dichiarazione:La fase di confronto che si è aperta con l’incontro di oggi, nel corso del quale su proposta della ministra Giannini si è già concordato un ulteriore appuntamento a breve scadenza, costituisce un primo positivo riscontro a un’esigenza da noi più volte segnalata. Ma perché il dialogo si sviluppi in modo proficuo e costruttivo, è indispensabile avere subito risposte chiare su quelle che anche oggi abbiamo definito vere e proprie emergenze: retribuzioni del personale, piano di assunzioni, organici corrispondenti al fabbisogno.Accogliamo con soddisfazione l’impegno assunto dalla ministra a varare entro pochi giorni l’atto di indirizzo per aprire e chiudere rapidamente la trattativa all’ARAN sul recupero di validità del 2012 ai fini degli scatti di anzianità e sulle posizioni economiche del personale ATA. Una partita aperta da troppo tempo e che il decreto di gennaio, in assenza di uno specifico accordo negoziale, sanava solo parzialmente. Tutelare la retribuzione fondamentale dei lavoratori della scuola è per noi una priorità assoluta e siamo pronti ad assumerci in sede contrattuale la responsabilità delle scelte necessarie. Non si può chiedere ai lavoratori di finanziare i fondi per il MOF rinunciando a una parte del loro salario.Su organici e stabilizzazione dei rapporti di lavoro è di tutta evidenza che non sono in gioco soltanto interessi di natura sindacale: se aumentano gli alunni e calano i posti, e se la quota di lavoro precario resta su livelli alti, è il buon andamento del servizio ad essere compromesso. Ecco perché è urgente assumere decisioni che possono incidere fortemente nel favorire un regolare avvio del prossimo anno scolastico.Su altre questioni di grande portata, come le carriere del personale arricchite da elementi aggiuntivi alla sola anzianità di servizio, o la formazione e il reclutamento dei docenti, tenendo conto delle legittime aspettative del personale precario, si aprirà a metà maggio un importante tavolo di confronto tecnico-politico; un confronto che per la natura dei temi in discussione trova come sede naturale di sbocco il rinnovo del contratto. Sta al governo, e alla sua disponibilità a investire adeguate risorse, farne un’occasione decisiva di innovazione e crescita per l’intero sistema, oltre che di doverosa valorizzazione delle professionalità.