La straordinaria partecipazione del mondo del lavoro, di pensionati, giovani, famiglie, registrata nelle piazze del Primo Maggio a Potenza e del 6 maggio a Bologna, ha trovato conferma oggi, 13 maggio, all’ Arco della Pace di Milano dove, alla seconda manifestazione unitaria di Cgil, Cisl, Uil (la terza, conclusiva, si svolgerà il prossimo sabato 20 maggio a Napoli) sono arrivati numerosissimi da Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna. Ed è proprio ai tanti partecipanti assiepati in lungo e largo in questa Milano uggiosa che la segretaria confederale organizzativa della Cisl, Daniela Fumarola, che ha parlato a nome del leader di via Po, Luigi Sbarra, impossibilitato a presenziare l’iniziativa causa covid, ha rivolto le prime parole di ringraziamento, aprendo il proprio intervento. “È fondamentale essere qui oggi in tanti e dare voce alle nostre proposte, ai nostri progetti, come stiamo facendo in ogni luogo di lavoro e territorio. Il cantiere di una nuova Italia parte da qui! Da ognuno di voi! Dal mondo del lavoro!”, ha detto la Fumarola ribadendo che “senza il coinvolgimento delle parti sociali e l’apporto responsabile del sindacato confederale, delle sue Categorie, non si va da nessuna parte. Proprio perché soluzioni stabili, eque richiedono condivisione e corresponsabilità, tutti devono remare nella stessa direzione.
“È solo insieme che riprenderemo la via giusta. Solo riallacciando il filo del dialogo con il governo potremo agire per il bene comune”, ne è convinta la segretaria Fumarola che ha confermato, precisa e diretta, che se, da una parte, il sindacato manifesta senza pregiudiziali ideologiche, dall’altra, non indietreggerà di un solo passo rispetto alla necessità di avere risposte immediate e concrete. “Non abbiamo altro tempo da perdere. È questo il momento di rispondere al disagio delle famiglie che fanno i salti mortali per arrivare alla fine del mese, dei giovani precari, chiusi in una gabbia senza futuro, delle donne che trovano bloccato l’ingresso nel mercato del lavoro, degli anziani, soprattutto di quelli non autosufficienti, troppo spesso lasciati soli”, ha sottolineato, rilanciando la necessità di tornare indietro su #opzionedonna, garantendo, così, alle donne lavoratrici di uscire dal mercato del lavoro con la giusta flessibilità. La segretaria ha inoltre ricordato quanto affermato da Papa Francesco agli Stati Generali della Natalità: “per uscire dall’inverno demografico bisogna dare sostanza al lavoro dei giovani e delle donne”.
E arriva, immancabile, la proposta sindacale: “Governo, Sindacati, Associazioni datoriali devono individuare priorità da rispettare ad ogni costo per dare respiro ai ceti medi e popolari, condurre una lotta senza respiro all’evasione fiscale e contributiva, cooperare per un sistema pensionistico inclusivo. Fondamentale, poi, contemplare misure universali di sostegno alla povertà, arrivare a definire una nuova ed efficace politica dei redditi che permetta di affrontare la questione salariale, perché il tempo passa ma l’incendio dell’inflazione continua a bruciare il potere d’acquisto dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie. “Il Sindacato non si ferma, va avanti per rafforzare giustizia sociale, sviluppo, democrazia. All’Esecutivo e ai nostri interlocutori sociali l’opportunità e il dovere di raccogliere questa sfida per rigenerare, insieme, l’Italia!”, ha concluso la Fumarola.