2022-04-24 21:30:00
25 Aprile festa della liberazione

Quest’anno il 25 aprile, “purtroppo”, non chiama in causa solo la memoria di un giorno in cui, nel 1945, iniziò l’insurrezione nazionale per la liberazione del nostro Paese dal nazifascismo (lotta che si è poi conclusa tra il 2 e il 22 giugno 1946 con la nascita della Repubblica).

Diciamo “purtroppo” perché non avremmo mai immaginato che la pace e la libertà conquistate allora, con un prezzo altissimo di sangue, con il coraggio dei “resistenti” e, in seguito, dei Padri costituenti di porre le fondamenta della democrazia, potessero essere messi di nuovo in discussione da un’altra guerra fratricida.

Ci sarebbe forse da chiedersi, come fa Gianfranco Pasquino, docente di Scienza politica all’Università di Bologna, se quella democrazia siamo poi riusciti a costruirla oppure se “quella liberazione ottenuta nel sangue e nella lotta ha generato forse una libertà inutile”. Ma su questo tema sarà utile una riflessione a più ampio raggio.

Ora dobbiamo prendere atto che è questa la realtà e non possiamo evitare di viverla.

Perciò il dramma della guerra in Ucraina richiama i Capi di Stato e tutti noi all’impegno per la pace e questo impegno è un cammino che abbiamo il dovere di percorrere nonostante tutte le critiche che possiamo avanzare alle Istituzioni europee e non.

Perciò facciamo nostra l’affermazione del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Bassetti: “La pace è un valore che non si può barattare con nulla. Perché la vita umana non si compra e non si uccide. Questo è il nostro sogno: la pace tra tutti i popoli”.

Ma, aggiungiamo noi, se vogliamo “sognare la pace” dobbiamo mettere un freno a tutte le strade che, di fatto, aprono le porte alle guerre!!!

 

Buon 25 aprile a tutti!!!

 

Paola

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