2021-10-15 05:00:00
Incontriamoci CISL

“Se vuoi costruire una nave, non radunare gli uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare vasto e infinito”

(Antoine de Saint Exupery)

Questo aforisma del famosissimo autore de “Il piccolo principe” offre, a quanti hanno il compito di ridefinire gli obiettivi della scuola oggi, una importante chiave di lettura che illumina di nuova luce il percorso da intraprendere.
Le profonde trasformazioni intervenute nel tessuto sociale non esigono più, infatti, la sola acquisizione di specifiche conoscenze e competenze ma richiedono di sollecitare emotivamente i ragazzi al desiderio della continua ricerca a fronte della veloce obsolescenza dei saperi e della rivoluzione digitale in atto.
La scuola oggi ha il compito di apportare il proprio decisivo contributo per la formazione di cittadini in grado di decifrare la complessità del mondo in cui viviam ben sapendo che proprio questa rivoluzione rende disponibili per tutti una miriade di informazioni che esigono decisiva selezione da parte degli insegnanti in modo da favorirne la comprensione dei significati.
E’ del tutto evidente quanto il compito sia arduo e quante risorse ed energie questo obiettivo esige soprattutto se si tiene conto delle colpevoli distrazioni del potere politico registrate negli ultimi decenni nei confronti di un settore strategico per l’economia di tutto il Paese.
E’ stato certamente un bene incommensurabile operare il passaggio dalla scuola d’élite alla scuola di massa: ma in questo passaggio non è mai stato preso in seria considerazione l’elemento essenziale dato dai necessari e indiscutibili investimenti sul personale e sulle strutture perché tale scuola potesse costituire la vera ricchezza per tutti.
Oggi, finalmente, grazie al PNRR abbiamo una grande opportunità e, contestualmente una grande responsabilità: saper investire oculatamente le risorse che detto Piano ci mette a disposizione.
Per economia di tempo e di spazio ci limitiamo a sottolineare unicamente i titoli del Piano, (comunque molto indicativi), che fanno riferimento alla scuola al fine di offrire a tutti uno sguardo panoramico dei lavori progettati: lavori che, se realizzati, potranno di certo farci uscire dalle secche dell’esistente dato che, finalmente, si tratta di un investimento di ben 30,88 milioni di euro.

Ambito di intervento 1 – Miglioramento qualitativo dei servizi di istruzione e formazione:

  • Investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia (4,6 miliardi di euro);
  • Investimento 1.2: Piano di estensione del tempo pieno e mense (0,96 miliardi di euro);
  • Investimento 1.3: Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola (0,30 miliardi di euro);
  • Investimento 1.4: Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado (1,50 miliardi di euro);
  • Riforma 1.1: Riforma degli istituti tecnici e professionali;
  • Riforma 1.3: Riforma dell’organizzazione del sistema scolastico;
  • Riforma 1.4: Riforma del sistema di orientamento e Investimento 1.6: Orientamento attivo nella transizione scuola-università (0,25 miliardi di euro).

Ambito di intervento 2 – Miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti:

  • Riforma 2.1: Riforma del sistema di reclutamento dei docenti;
  • Riforma 2.2: Scuola di Alta Formazione e formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo (0,03 miliardi di euro);
  • Investimento 2.1: Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico (0,80 miliardi di euro).

Ambito di intervento 3 – Ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture:

  • Investimento 3.1: Nuove competenze e nuovi linguaggi (1,10 miliardi di euro);
  • Investimento 3.2: Scuola 4.0 – scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori (2,10 miliardi di euro) e Investimento 3.3: Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica 3,90 miliardi di euro).

Quanti fossero interessati alla lettura completa del documento redatto per la Cisl Scuola Nazionale da Dino Cristanini, potranno trovarlo nel sito www.cislscuola.it nel riquadro “I DOSSIER CISL SCUOLA”
Ovviamente il PNRR si occupa del terreno da arare: il Governo, ora, dovrà occuparsi opportunamente e senza più rinvii di sorta, del personale della scuola che sarà chiamato a gestire queste innovazioni. Perciò siamo in attesa che si apra una “vera” trattativa per giungere ad un “vero” CONTRATTO che, finalmente, dia il giusto riconoscimento a tutte le risorse umane impegnate nel difficilissimo compito educativo e istruttivo delle nuove generazioni.

 Ci piace pensare che i decisori politici abbiano maturato l’idea che il benessere di un Paese sia dato dall’importanza che si assegna alla scuola e, quindi, al personale impiegato. Perciò, l’ottimismo del cuore ci invita a condividere il pensiero del sociologo Ilvo Diamanti: “Non ho paura del futuro. Soprattutto in quest’epoca. Perché se il futuro appare tanto incerto, significa che ancora non è stato scritto. E che è possibile scriverlo. Che è possibile cambiare. Che la storia non è finita. Dopo questi strani giorni, è possibile immaginare e preparare giorni diversi e migliori
Aggiungiamo noi: ovviamente con il contributo fattivo di tutti.


Per la Segreteria Cisl Scuola di Bergamo
Paola Manzullo

Categoria: