2019-11-08 06:30:00

Siamo alle solite, verrebbe da dire. La legge di bilancio viene impostata con valori molto lontani da quelli necessari per raggiungere obiettivi solennemente proclamati, ma che rischiano di essere clamorosamente disattesi: nessun passo in avanti significativo verso un riallineamento ai volumi di spesa degli altri paesi europei in istruzione e ricerca, risorse per il contratto che deludono ampiamente le attese. Ancora una volta al diluvio degli spot non seguono fatti concreti. Con le cifre stanziate per i contratti pubblici, il personale della scuola avrebbe mediamente incrementi salariali sotto gli 80 euro mensili. Altro che “aumenti a tre cifre”, siamo sotto gli importi del precedente rinnovo, a suo tempo da tanti disdegnato.
In un quadro politico instabile e pieno di incognite, almeno una certezza l’abbiamo, ed è che nessun partito può dire oggi di non essere mai stato al governo. In un modo o nell’altro ci sono passati tutti, tuttavia molti problemi continuano a rimanere irrisolti. Segno che le parole non bastano, e che la loro soluzione non è tanto questione di colore, quanto di volontà e capacità politica.
Sappiamo da sempre di dover contare solo sulle nostre forze, senza fare affidamento su facili promesse, che abbondano in un Paese in perenne campagna elettorale. Siamo pronti a mettere in campo tutta la nostra determinazione per ottenere ciò che crediamo necessario e doveroso: investire su istruzione, formazione e ricerca come risorsa strategica per il Paese, valorizzare come merita il lavoro del personale docente, ATA e dirigente delle nostre scuole.
Preoccupa anche la situazione di stallo che registriamo nel confronto col MIUR sui provvedimenti collegati alla legge di bilancio, su cui ci sono intese e precisi impegni che chiediamo di vedere rigorosamente rispettati; inoltre vanno recuperati anche i punti (dai diplomati magistrali agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA) disattesi nel decreto legge su reclutamento e precariato. Massimo impegno per questo a sostenere le iniziative di mobilitazione già programmate unitariamente.

Roma, 6 novembre 2019

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

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