Al nuovo ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, insieme alle congratulazioni per l’importante incarico ricevuto, l’augurio di poterlo svolgere al meglio, assicurandogli a tal fine la disponibilità della CISL Scuola ad un confronto leale, positivo e costruttivo, come da sempre è costume e consuetudine per la nostra organizzazione. La sua personale esperienza, condotta da lungo tempo e con ruoli diversi all’interno del sistema d’istruzione, gli consente certamente di avere piena conoscenza dei tanti problemi che la scuola vive; gli dà anche la consapevolezza della loro complessità e di quanto sia importante e in molti casi urgente individuare per gli stessi le giuste soluzioni. Sa dunque che quello che lo attende non è un compito facile.
Si tratta infatti di riaffermare la valenza strategica del sistema di istruzione e formazione come fattore essenziale di rafforzamento e crescita del sistema Paese, e nello stesso tempo vi è l’esigenza di dare nuove risposte ad una complessiva condizione di disagio del personale scolastico, dopo quella rappresentata dal recente rinnovo contrattuale. Un rinnovo da noi fortemente voluto e che consideriamo il primo importante passo di un percorso da continuare, rivolto all’obiettivo di un più giusto riconoscimento di tutte le professionalità operanti nel settore.
Completare questo rinnovo portando rapidamente a conclusione la trattativa per l’area della dirigenza, favorire una positiva chiusura delle contrattazioni integrative in atto, a partire da quella sulla mobilità annuale: sono due delle questioni di cui vogliamo segnalare l’immediata urgenza, ferma restando la necessità di adoperarsi perché nella legge di bilancio si pongano le basi per il rinnovo contrattuale del prossimo triennio.
Altra urgenza è poi quella dell’intervento legislativo indispensabile per risolvere nel segno dell’equità gli esiti del contenzioso riguardante l’assunzione dei docenti diplomati, questione che implica una riflessione più complessiva sulle modalità con cui formare e reclutare il personale, contrastando con più efficacia la precarietà del lavoro.
Più in generale la CISL Scuola, in un documento inviato a tutte le forze politiche impegnate nella recente campagna elettorale, ha inteso indicare obiettivi e priorità su cui ritiene auspicabile l’avvio di una stagione nuova, che veda un ampio e partecipato confronto, assumendo la scuola come bene comune che appartiene all’intero paese e non alle maggioranze pro-tempore. Si porrebbe fine in questo modo a una modalità che per troppo tempo, e con maggioranze di colore diverso, ha segnato l’impostazione delle scelte di politica scolastica. Ne sono derivate tensioni e criticità che proprio grazie al recupero di un più positivo clima nelle relazioni sindacali si sono potute in molti casi affrontare e risolvere, a conferma che la pratica del dialogo sociale può rivelarsi, a ogni livello, fattore decisivo di buon governo.
L’auspicio è che il nuovo ministro voglia sotto questo aspetto confermare la disponibilità al dialogo e all’ascolto, promuovendo e valorizzando il confronto con le organizzazioni sindacali e più in generale con un mondo della scuola il cui patrimonio di esperienza, competenza e professionalità deve costituire punto di riferimento essenziale per scelte efficaci di politica scolastica.
Roma, 1° giugno 2018
Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola