2016-12-01 06:15:00

"L'accordo politico di oggi è un passaggio importante, indispensabile per aprire concretamente le trattative di comparto- Così Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, commenta l'intesa firmata oggi a palazzo Vidoni da Cgil, Cisl e Uil - Dopo sette anni di blocco, un passo in avanti significativo, per nulla scontato  viste anche le condizioni di contesto che certamente non rendono facile il compito che ci siamo dati: valorizzare le professionalità in tutti i settori pubblici e della scuola, dove le condizioni di lavoro si sono fatte nel tempo più complesse e gravose, recuperare al contratto la gestione di tutte le materie che attengono al rapporto di lavoro". 
"Per noi della scuola - prosegue la Gissi -  non c'è bisogno di spiegare perché questo è un obiettivo importante. L'intesa di oggi, che assume l'impegno a riequilibrare il rapporto tra legge e contratto, in tutti i comparti, a vantaggio della contrattazione e delle relazioni sindacali, va nella direzione su cui da mesi si spende buona parte delle nostre iniziative, a partire dai tavoli aperti al MIUR". 
L'accordo prevede aumenti di 85 euro mensili, per un impegno economico che complessivamente si aggirerà sui 5 miliardi di euro, considerate le risorse oggi disponibili e quelle che verranno dalle prossime leggi di bilancio. 
"I valori economici - afferma ancora Maddalena Gissi -  sono in linea con i rinnovi di altri settori del lavoro privato e sarà il contratto di comparto la sede in cui definire in modo più puntuale la destinazione delle risorse, sulle quali il governo si impegna a ulteriori stanziamenti con le leggi di bilancio". 
La Cisl Scuola, insieme alle altre federazioni del lavoro pubblico Cisl e alla Confederazione, ha dato anche in questa occasione un contributo decisivo alla costruzione di un'intesa firmata da tutti i sindacati presenti al tavolo con la Funzione Pubblica. "Una scelta utile ai lavoratori e alla loro tutela - conclude la Gissi - anche perché recupera spazi e ruoli negoziali dopo una fase di ripetute invasioni di campo legislative. Non si chiude certo oggi il nostro lavoro, che si sposta ora ai tavoli di comparto, per i quali l'accordo politico pone finalmente le necessarie premesse".

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