Sulle assunzioni basta ipocrisie e ricatti. Non è vero che senza le "innovazioni" contenute nel disegno di legge le 100.000 assunzioni non sarebbero motivate, come afferma il premier: siccome oggi i posti coperti con contratto di lavoro precario - e senza i quali la scuola non potrebbe funzionare - sono più o meno 130.000, centomila assunzioni sarebbero addirittura insufficienti a "eliminare il precariato", obiettivo dichiarato dallo stesso Renzi quando di assunzioni ne prometteva 150.000.
La verità è che continua il vergognoso ricatto con cui si cerca di estorcere il consenso sul resto di un provvedimento che non risolve le vere emergenze della scuola, anzi le aggrava.
Renzi ha scritto agli insegnanti che la sua riforma non è "prendere o lasciare" e li ha invitati a fare proposte nel merito. Allora apra le orecchie e ascolti quello che gli diremo nelle sedi di confronto concordate nell'incontro di Palazzo Chigi il 12 maggio, che chiediamo di attivare immediatamente: lo ascolti e ne tenga conto, perché sono proposte condivise dall'intero mondo della scuola.
Non chieda "senso di responsabilità" a chi ne dimostra ogni giorno tantissima mandando avanti la scuola col suo lavoro: sia lui per primo a mostrarsi responsabile nel toccare temi che non si affrontano con arroganza e pressappochismo.
Roma, 16 maggio 2015
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola
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