2015-05-13 06:30:00

"Non abbiamo ancora nessun risultato in tasca ma abbiamo avuto ascolto da parte del governo” ha detto il Segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan al termine dell’incontro con il Governo a Palazzo Chigi sul ddl 'Buona scuola'. "Il governo si è impegnato al confronto, ci sarà un nuovo incontro tra il ministro Giannini e le categorie, ci saranno le audizioni al Senato. Vedremo se questo ascolto si trasformerà in una modifica del ddl o se l'incontro di oggi è stato solo un atto di cortesia". 

 

 

Roma, 12 Maggio 2015 - "Roma, 12 Maggio 2015 - "Non abbiamo ancora nessun risultato in tasca ma abbiamo avuto ascolto da parte del governo. Vedremo se questo ascolto si trasformerà in una modifica del ddl o se l'incontro di oggi è stato solo un atto di cortesia". Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Annamria Furlan al termine dell'incontro con il Governo sul ddl 'Buona scuola'", Per Furlan dunque "ancora possibile cambiare il provvedimentoci. Il Governo si è impegnato al confronto, - ha speigato. Ci sarà un nuovo incontro tra il ministro Giannini e le categorie, ci saranno le audizioni al Senato".

 

 

Nel suo intervento a palazzo Chigi, il Segretario generale della Cisl ha tenuto a ribadire ai rappresentanti del Governo quelle che per la Cisl restano le criticità del ddl 'Buona scuola'" ribadendo come la scuola sia un tema molto sentito dagli italiani" e ricordando l'altissima partecipazione allo sciopero della categoria del personale della scuola, (più del 70 per cento), ma anche la partecipazione di tanti studenti e tante famiglie "a testimonianza che anche loro hanno condiviso le questioni poste dal sindacato. Ognuno di noi vuole una buona scuola e fare una buona riforma significa non solo ascoltare ma tenere conto di quello che il sindacato propone, sforzandosi di accogliere le questioni che noi stiamo ponendo" ha ribadito. "La scuola significa il futuro del Paese la sua capacità competitiva e il futuro per i figli.E credo sia proprio per questo che su questo tema nelle piazze il giorno dello sciopero abbiamo trovato insieme ai lavoratori della scuola tante famiglie e tanti studenti a dimostrazione che gli italiani vogliono una buona scuola. Ma per farlo serve una collegialità nella sua gestione".

Tra punti critici del ddl Furlan ha posto in primo luogo "l'accentramento delle funzioni e delle responsabilità del dirigente che parte da un presupposto concettuale sbagliato: la comunità, le famiglie, gli studenti hanno il diritto di giudicare la scuola come servizio e la figura del preside che tutto decide da solo e una figura che poco ha a che fare con una scuola collegiale che si interfaccia col territorio. Inoltre la valutazione dei docenti, le loro capacità didattiche e professionali è meglio che siano lasciate a persone competenti che peraltro ci sono nel sistema scolastico.

Occorre inoltre ripristinare il ruolo della contrattazione in un settore da sette anni senza contratto - ha aggiunto precisando che "il salario, la produttivita' dei docenti, la premialita' di alcune scuole rispetto ad altre, vanno lasciate alla contrattazione con il sindacato. Resta poi il tema del superamento del precariato: noi pensiamo che occorre una soluzione vera, attraverso un percorso pluriennale di stabilizzazione che dia tranquillità agli insegnanti, agli studenti ed alle famiglie".

"Se il governo avrà la bontà di ascoltarci - ha concluso - credo potrà migliorare di molto il ddl per la dignità di chi ci lavora ma anche per il futuro dei ragazzi".

 

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