La ministra Giannini dice che saremo interlocutori importanti se avremo la bontà di leggerci il disegno di legge sulla scuola. Noi la bontà ce l’avremmo senz’altro, se solo ce lo rendessero disponibile.
Così come siamo prontissimi a ogni confronto, peccato che finora il governo ne abbia sempre voluto fare a meno, nella sua ostentata presunzione di autosufficienza.
Si rassicuri comunque la ministra, siamo talmente buoni da aver letto e riletto tutte le bozze del disegno di legge fin qui circolate; siamo anche in grado, casomai ne avesse bisogno, di indicarle non solo i contenuti dei singoli articoli, ma anche tutte le variazioni che dal 12 marzo a oggi le diverse bozze riportano, sintomo inequivocabile di idee tutt’altro che chiare.
Piuttosto che invitare i sindacati a leggere testi che non ci sono, solleciti il suo premier a rendere di pubblico dominio il disegno di legge, e di farlo al più presto; anche perché quando si impiegano tempi biblici a rendere note decisioni che dovrebbero essere già prese, la richiesta di discutere in tempi rapidi rivolta al Parlamento rasenta l’impudenza.
Roma, 27 marzo 2015
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola