Sul decreto legge 36, che si avvia alla definitiva conversione, resta confermato il nostro giudizio fortemente critico, nonostante l’accoglimento di alcune proposte emendative sulle quali i partiti di maggioranza hanno trovato le necessarie intese sostenendo e ottenendo nel corso della discussione in Senato le modifiche da noi richieste. Ciò che non cambia sostanzialmente, però, è l’impianto di un sistema di reclutamento che non tiene conto delle reali esigenze della scuola, né dell’esito fallimentare di modelli ricorrentemente proposti negli ultimi anni.