Davvero infelice la battuta con cui viene introdotta sul Corriere di oggi l’analisi sugli esiti delle prove concorsuali in atto nella scuola. Perché indurre a classificare come “somari”, con qualche eccesso di disinvoltura, i bocciati di un concorso, potrà forse risultare giornalisticamente efficace, ma è assai poco rispettoso della realtà (oltre che di qualche decina di migliaia di persone).