Signor Presidente, siamo onorati di poterLa incontrare, siamo felici di poterLe esprimere in modo diretto apprezzamento e gratitudine per il Suo operato. Grandissimo apprezzamento, profonda gratitudine. Per il nostro Paese, alle prese con problemi molto impegnativi in una fase segnata dovunque da scenari inediti e non privi di incognite, Lei rappresenta ogni giorno un punto di riferimento prezioso. Per tantissime persone, e sicuramente per noi, che consideriamo un privilegio averLa avuta anni addietro come Ministro dell’Istruzione, una stagione breve ma intensa e feconda, da cui la scuola ha tratto grande beneficio.
Le porto il saluto di Annamaria Furlan, impegnata nella Conferenza Organizzativa della CISL; in apertura dei lavori abbiamo ascoltato con grande attenzione il Suo messaggio, signor Presidente, ancora una volta di altissimo valore, e anche di questo Le siamo grati, come persone impegnate a promuovere il dialogo sociale, da Lei indicato come fattore decisivo non solo di coesione, ma anche di efficacia delle politiche di cui il nostro Paese ha bisogno per darsi prospettive di crescita e di sviluppo. Vorrei dire prospettive di speranza, soprattutto pensando alle giovani generazioni, e al dovere che abbiamo di garantire loro un diritto fondamentale per esercitare una piena cittadinanza, il diritto al lavoro.
Il motivo per cui siamo qui, signor Presidente, è però legato in modo particolare ai temi del nostro impegno quotidiano, come sindacato che organizza lavoratrici e lavoratori della scuola. Mi conceda un piccolo cedimento all’orgoglio: il sindacato più rappresentativo del comparto istruzione e ricerca.
Vogliamo farLe omaggio di un lavoro che abbiamo realizzato nei mesi scorsi, legato a una necessità contingente che tuttavia ci sembra ampiamente travalicata dal significato e dal valore che quel lavoro ha finito per assumere.
La necessità contingente era la realizzazione, com’è nostra consuetudine, di un calendario per il nuovo anno, da corredare con immagini che proponessero, di mese in mese, una sorta di “Giro d’Italia” della nostra scuola. Svelando la sua presenza in ogni angolo del Paese, anche il più piccolo e sperduto, o nelle realtà particolarmente problematiche delle tante emergenze che lo affliggono.
Lo spunto, signor Presidente, ce lo avevano dato proprio le parole da Lei pronunciate all’isola d’Elba, nella cerimonia inaugurale dell’anno scolastico 2018/19. Poi il lavoro ha preso un’altra forma, più impegnativa ma anche decisamente più suggestiva, e le immagini sono diventate dei brevi filmati, che le moderne tecnologie consentono di vedere semplicemente inquadrando, con uno smartphone o con un tablet, i codici a barre inseriti in ognuna delle pagine che compongono il nostro calendario da tavolo.
Il calendario, ovviamente, concluderà la sua funzione a dicembre. Ma i filmati che ha realizzato per noi un bravissimo regista, Giovanni Panozzo, restano come testimonianza vivissima di ciò che la nostra scuola riesce ad essere con la sua presenza così diffusa. Un patrimonio prezioso di cui le nostre comunità, all’interno della più vasta comunità nazionale, possono disporre.
Abbiamo scelto come titolo per la nostra raccolta di video “La scuola c’è. La scuola è”. Un patrimonio, la nostra scuola, che non sempre e non da tutti è sentito e percepito come tale. Per questo non finiremo mai di ringraziarLa, signor Presidente, per l’attenzione che al mondo della scuola e a quanti vi operano è da Lei costantemente rivolta.
Una scuola che forma, istruisce, educa, stimola solidarietà, genera coesione, promuove l’unità culturale del Paese. Aiutata, in questo, anche dal suo essere e agire come sistema unitario e nazionale. Mi consenta, sotto questo profilo, di rappresentarle la nostra preoccupazione per possibili futuri scenari che in prospettiva potrebbero delinearsi.
Noi proseguiremo in ogni caso il nostro impegno perché la scuola continui a esserci, e sia messa in condizione di agire ovunque con la massima efficacia, tanto più nelle situazioni di maggior criticità, in quelle “periferie esistenziali” che chiedono e meritano di essere poste al centro della nostra attenzione e del nostro agire.
Resta per noi prioritario anche l'obiettivo di un più adeguato riconoscimento di tutte le professionalità operanti nella scuola: un primo passo l'abbiamo fatto col rinnovo dei contratti, una fatica conclusa proprio pochi giorni fa con la firma di quello della Dirigenza Scolastica. Ma siamo fortemente impegnati anche per sanare la piaga di una precariatà troppo diffusa, chiedendo opportuni interventi che valorizzino anche l'esperienza di lavoro spesso svolto precariamente per anni.
Siamo onorati della Sua disponibilità a riceverci ed ascoltarci, le rinnoviamo i nostri sentimenti di stima e di profonda gratitudine.
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La rassegna completa dei filmati è accessibile anche attraverso la pagina del nostro calendario 2019