La scuola sarà nuovamente in piazza sabato 28 novembre, e questa volta insieme a tutte le altre categorie del lavoro pubblico, per rivendicare il diritto al rinnovo di un contratto praticamente fermo ormai da sette anni. Vogliamo un contratto vero, che per essere tale deve poter contare su risorse adeguate. Certamente non lo sono quelle stanziate nella legge di stabilità già votata dal Senato e ora in discussione alla Camera: lo ripeteremo tutti insieme sabato, non è assolutamente accettabile l’idea di un contratto che assegna a ogni lavoratore un aumento mensile di sette euro lordi.
Ancora una volta, vengono clamorosamente smentiti annunci e promesse. Non è con cifre del genere che si restituisce dignità e valore al nostro lavoro. Insegnanti, personale ATA, dirigenti scolastici meritano ben altra attenzione e considerazione; i loro contratti devono rappresentare un primo passo significativo verso un riallineamento con le retribuzioni di altri paesi rispetto ai quali sono ancora una volta i dati OCSE 2015 a dare conto di uno svantaggio che va assolutamente recuperato.
È una giornata importante per la scuola e per il lavoro pubblico quella del 28 novembre. Una giornata importante che cade in un momento particolare, segnato da preoccupazioni e tensioni rispetto alle quali ci siamo nei giorni scorsi responsabilmente interrogati. La decisione di confermare la manifestazione è una risposta chiara e determinata, assunta nella convinzione che la strategia del terrore e della paura si combatte anche e soprattutto non rinunciando a praticare e presidiare i nostri spazi di democrazia.
Le strutture territoriali della Cisl Scuola, come quelle degli altri sindacati, sono impegnate in questi giorni a organizzare e coordinare la partecipazione dei lavoratori a questo appuntamento, di così grande valore e significato: saremo certamente in tanti alla manifestazione, che si concluderà con gli interventi dei segretari generali delle confederazioni (per noi della CISL la segretaria generale Annamaria Furlan). La loro presenza sottolinea come la vertenza per il rinnovo del contratto non sia un fatto che riguarda solo le categorie direttamente interessate, ma assuma una valenza più generale. Attraverso il rinnovo dei contratti e valorizzando la contrattazione a ogni livello puntiamo infatti a sostenere anche una crescita di qualità, efficacia ed efficienza dei pubblici servizi, con evidenti ricadute positive per l'intero mondo del lavoro e per tutta la società.
Roma, 26 novembre 2015
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola
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