Dopo il ricorso presentato contro l’esclusione dal piano di straordinario di assunzioni di numerosi lavoratori precari della scuola (docenti e Ata) che pure ne avevano i requisiti, ora i sindacati hanno impugnato unitariamente il provvedimento che esclude i docenti precari, inclusi i docenti incaricati di religione cattolica di all'articolo 40 comma 5 del CCNL e gli educatori impegnati nei convitti e negli educandati dalla possibilità di poter fruire della “Carta del docente”, con la quale si assegna a ogni insegnante un importo nominale di 500 euro per ciascun anno scolastico, con la finalità di sostenere le attività di formazione e aggiornamento culturale e professionale.
Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal e GILDA-Unams hanno presentato ricorso chiedendo al Tar Lazio di sospendere e annullare i provvedimenti impugnati per quanto concerne l’esclusione dal beneficio del personale a tempo determinato e gli educatori, nonché di rimettere la questione alla Corte Costituzionale, per quegli aspetti che possono configurare una discriminazione di fatto anche tra scuole e convitti, a danno di quelle che hanno un maggiore utilizzo di docenti precari, violando i principi di “imparzialità” cui non si può venir meno nel determinare le condizioni che sostengono il buon andamento del servizio scolastico pubblico.
Con la presentazione di questi nuovi ricorsi prosegue l’azione di contrasto agli aspetti più negativi della legge 107/2015; allo stesso modo sarà verificata la possibilità di impugnare tutti i provvedimenti applicativi che risultassero lesivi di diritti riconosciuti.
ALLEGATO: comunicato FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e GILDA UNAMS
per le scuole :
Da affiggere all'albo sindacale di ciascun plesso come da normativa. Si ringrazia per la collaborazione.
Cordiali saluti
Staff Cisl Scuola Bergamo-Sebino Bergamasco