Si è svolto oggi, lunedì 29 dicembre, presso il MIUR, l'incontro di informativa sullo schema di d.P.C.M. recante il Regolamento del “corso-concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici”.Il Decreto avrà un iter complesso - richiede, infatti, la concertazione con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze -e,per la sua natura regolamentare, dovrà essere adottato previo parere del Consiglio di Stato e sottoposto al visto ed alla registrazione della Corte dei conti. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale,dunque, difficilmente potrà avvenire prima del prossimo febbraio e il primo bando sarà probabilmente emanato dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) non prima della primavera 2015. Potranno accedere alle prove concorsuali i docenti con almeno cinque anni di servizio, anche pre-ruolo. Con ogni probabilità vi sarà una prova preselettiva che è prevista nel caso in cui il numero degli aspiranti sia superiore a tre volte la quantità dei posti messi a concorso. I quesiti della prova preselettiva (alcuni in inglese) riguarderanno le materie oggetto delle prove scritte ed orali; sono da escludere, pertanto - come chiesto dalla Cisl Scuola - domande di cultura generale o di natura attitudinale. In esito alla prova preselettiva, sarà ammesso alle fasi successive un numero di candidati pari a tre volte i posti messi a bando; nella definizione della graduatoria non è prevista una soglia di sbarramento definita da un punteggio minimo predeterminato. La prima prova scritta sarà relativa alla conoscenza dell’organizzazione scolastica, della gestione tecnico-finanziaria, della comunicazione istituzionale, anche in riferimento ai Paesi dell’Unione Europea. La seconda prova concorsuale prevede quesiti a risposta aperta, relativi alla soluzione di situazioni problematiche rappresentative della realtà scolastica. Alla prova orale saranno ammessi i candidati che avranno ottenuto non meno di 70/100 in entrambe le prove scritte. Durante la prova orale saranno accertate anche le competenze informatiche e nella lingua inglese (livello B1). La graduatoria per l’accesso al “corso-concorso” sarà redatta aggiungendo al punteggio delle prove scritte e della prova orale,quello relativo ai titoli (20 punti max). Al corso aranno ammessi un numero massimo di candidati pari al numero dei posti messi a concorso, maggiorato del 20%.Il corso si svolgerà in sei mesi, quattro in aula e due di tirocinio presso un’istituzione colastica. I partecipanti saranno esonerati dalle attività di insegnamento. La parte d’aula (gruppi di massimo 30/40 persone) sarà caratterizzata da una valutazione continua (sul modello degli esami universitari) il cui superamento darà accesso ad una valutazione intermedia (esame scritto) e ad una finale (orale). La graduatoria finale sarà frutto della somma dei punteggi ottenuti nella valutazione intermedia e finale e terrà conto del giudizio espresso dai dirigenti scolastici che avranno funzione di tutor durante il tirocinio. Il d.P.C.M. regolamenta anche l’applicazione, esclusivamente nel primo anno di svolgimento del “corso-concorso”, della riserva prevista per i soggetti indicati nell’art. 1, comma 2-ter, del decreto-legge 58/2014, che si tradurrà nella possibilità di non effettuare la prova preselettiva e nella riserva del 30% dei posti di accesso al corso gestito dalla SNA, rimanendo fermo il superamento delle prove scritte e della prova orale (punteggio minimo in ogni prova 70/100). La quota di riserva però potrebbe subire modifiche, in esito all’esame del testo del D.P.C.M. da parte del Consiglio di Stato. Secondo quanto affermato dall’Amministrazione l’intera procedura dovrebbe partire a marzo 2015 e concludersi entro settembre 2016. I vincitori saranno nominati dai competenti Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali e potranno scegliere la destinazione sull’intero contingente messo a bando.La regolamentazione per le scuole di lingua slovena è affidata ad uno specifico bando dell’USR per il Friuli Venezia Giulia. L’Amministrazione, pur illustrando in modo puntuale il D.P.C.M. non ha consegnato alle Organizzazioni Sindacali la copia del testo, motivando tale scelta con le possibili modifiche nel corso dell’iter di approvazione. Una compiuta ed approfondita valutazione, pertanto, non potrà che avvenire sul testo definitivo. La Cisl Scuola, però, ha osservato che nonostante sia apprezzabile il tentativo di evitare gli errori dei concorsi passati, la procedura appare ancora molto complessa ed esposta a contenziosi, già a partire dalla mancata previsione di un punteggio minimo nella prova preselettiva. Rimangono perplessità sula scelta di adottare un meccanismo sostanzialmente identico a quello previsto per la dirigenza amministrativa, applicandolo però ad un numero di partecipanti assai elevato rispetto alle procedure normalmente gestite dalla SNA. Dovrà essere conciliata, poi, l’evidente lunghezza delle articolate fasi concorsuali (aggravata dal fatto che non avrebbe senso far svolgere il tirocinio agli aspiranti dirigenti scolastici nei mesi estivi), con l’esigenza di bandire annualmente la selezione. Questo comporterà inevitabilmente la sovrapposizione di due procedure concorsuali, una in fase intermedia e l’altra in fase di avvio, con grande difficoltà nel determinare con certezza il numero dei posti da mettere a bando. Al termine dell’incontro è stato anche affrontato il tema del tormentato concorso in Campania. Nonostante le ripetute rimostranze delle Organizzazioni Sindacali, l’Amministrazione ha ribadito l’intenzione di procedere all’assunzione dei primi 101 candidati idonei con nomina giuridica a partire probabilmente dal mese di febbraio, anche allo scopo di sottrarre la quota dei posti alla mobilità interregionale. L’effettiva presa di servizio, perciò,sarebbe rinviata a settembre 2015, soluzione che a parere della Cisl Scuola non tutela assolutamente le legittime aspettative dei vincitori del concorso.
Gm/Sp