Così Raffaele Bonanni a margine del Consiglio generale della Cisl Lombardia, in riferimento alla posizione espressa da Susanna Camusso sulla possibilità di indire uno sciopero generale. "Altre valutazioni le faremo domani alla luce di quanto verrà deciso".
Milano, 11 marzo 2014. "Se Renzi decide di tagliare le tasse per le famiglie la Cisl e' d'accordo. Altre valutazioni le faremo domani alla luce di quanto verrà deciso. Scioperi preventivi contro il Governo? Non sono d'accordo". Così Raffaele Bonanni a margine del Consiglio generale della Cisl Lombardia, in riferimento alla posizione espressa da Susanna Camusso sulla possibilità di indire uno sciopero generale. "Non l'ho mai fatto in tutti questi anni di crisi tremenda - ha aggiunto - perche' dovrei farlo ora che il Governo addirittura mi pone il problema importante di ridurre le tasse alle famiglie?. La Cgil e' libera di fare cio' che vuole e io insisto, se Renzi fara' il taglio delle tasse alle famiglie, la Cisl dira' va bene".
E' quindi tornato sulla posizione espressa in questi giorni dal premier Matteo Renzi, nei confronti dei sindacati, osservando che a suo parere "un presidente del Consiglio deve avere un atteggiamento piu' equilibrato, rispondere delle proprie responsabilita' e favorire la coesione e non la divisione. Poi se vuole sfidare il sindacato e le imprese - osserva Bonanni - faccia le sue proposte e si faccia avanti". Ma per Bonanni occorre innanzitutto "reagire di fronte ad una situazione imbarazzante di crisi economica, di disoccupazione, ma anche di degrado presente nelle istituzioni politiche" dato che anziché proporre coesione si propone divisione.
''Renzi ha il diritto e il dovere di ascoltare tutti e di fare le sue proposte.- ha po precisato - ma il fatto di scaricare alcune responsabilita' sulle forze sociali e' intollerabile. Ognuno faccia il proprio mestiere e risponda delle proprie responsabilita'. C'e' un paese allo sfascio, fatto di sprechi nei Comuni, nelle Regioni e nello Stato, ma i massimi dirigenti ribaltano il bidone sugli altri".
E a chi gli chiedeva un commento su quanto dichiarato dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nella lettera inviata al Corriere della Sera, dove il numero uno di viale Dell'Astronomia sostiene che sia meglio tagliare il cuneo fiscale per migliorare la competitivita' delle imprese e sostenere l'occupazione piuttosto che aumentare di qualche decina di euro le buste paga degli italiani, Bonanni ha replicato sostenendo che "le imprese non hanno bisogno di liquidita', ma di commesse".
"Tutti riconoscono che la mancanza di consumi sta mettendo in ginocchio l'economia, ma le aziende hanno bisogno di commesse e per ottenerle c'e' bisogno di un mercato vivace"sottolinea commentando anche i dati Istat sulle variazioni del Pil nel 2013 che danno qualche piccolo segnale di ripresa. "Proprio perche' arriva per la prima volta un piccolo segnale, che pero' non colma la voragine creata negli ultimi sei anni, bisogna dare forza all'economia attraverso lo stimolo dei consumi, attraverso il taglio delle tasse per chi investe, e rendendo molto piu' produttivo il sistema. La proposta della Cisl al Governo - spiega - e' di azzerare, o almeno di dimezzare, le tasse su coloro che reinvestono gli utili o investono per la prima volta. Questo non costerebbe nulla allo stato e sarebbe solamente uno stimolo ad investire per chi oggi non intende farlo".
E conclude con una osservazione sul Job act : "Senza interventi sull'economia non produrra' svolte nell'occupazione.I posti di lavoro si fanno con la buona economia".