Che il governo stia mettendo in sequenza una serie di “strafalcioni” è sotto gli occhi di tutti. Che poi derivino da problemi di comunicazione tra i ministeri appare un artificio a cui si fa ricorso per occultare una grave, pesante realtà: alle difficoltà prodotte dalla crisi si aggiungono mancanza di una bussola, incompetenza e totale assenza dell'idea originaria dell'”essere” del politico e del “fare” politica.
All'origine, infatti, “fare politica” significava dedizione, assunzione di responsabilità, significava “prestare alla politica le proprie competenze” per il bene di tutta la società.
Questa idea sembra essersi smarrita nei meandri più oscuri di consolidati privilegi che annebbiano la vista.
Fare politica significa avere un'osservazione globale per portare a sintesi la varietà dei problemi, delle situazioni e degli interessi in cui si articola una società.
Questo, purtroppo, non sta avvenendo: e non da ora.
Il problema del precariato nella scuola è antico e non ha mai trovato l'attenzione necessaria per una definitiva soluzione: sempre “rattoppi” dopo lunghi anni di attese.
Intanto, però, le famiglie potevano comunque essere rassicurate per la presenza dei “precari” docenti e non docenti: che poi i Governi non avessero alcun rispetto per la loro dignità non era e tuttora sembra non essere un problema.
E' mai possibile che ci si possa ancora permettere di distrarsi rispetto alla responsabilità di garantire la giusta remunerazione a quanti hanno “garantito” con il loro lavoro il funzionamento delle scuole?
E' mai possibile che i supplenti, dal mese di ottobre, non riescano ancora ad avere quanto loro dovuto?
La CISL SCUOLA, e non da sola, da tempo ha incalzato l'amministrazione perché fossero rese disponibili le necessarie risorse ma le scuole non hanno potuto, pur con tutta la loro buona volontà, procedere al pagamento del dovuto apparentemente a causa di problemi tecnici legati al sistema informatico.
Questo è proprio assurdo se si considera che viviamo nell'era dell'informatica!!!
Allora, carissimi Ministri vi diciamo che non potete più assumere impegni per poi disattenderli: avete superato il livello di guardia, perciò, rendete immediatamente disponibili le risorse per il pagamento dei supplenti che, fino a prova contraria, non sono “figli di un Dio minore”.
Segretario Generale Cisl Scuola BergamoSebino-Bsco
Vincenzo D'Acunzo