Se stiamo alle dichiarazioni che i maggiori leader politici hanno fatto nei loro interventi al meeting di Rimini, per il personale della scuola si profila un futuro roseo: tutti, nessuno escluso (ivi compresi, suppongo, anche gli assenti), considerano intollerabile l’attuale condizione retributiva e si impegnano, con scadenze più o meno esplicite, a colmare il gap col resto d’Europa. Ne prendiamo atto, in attesa di verificare che alle parole seguano i fatti.