Quando si interpella il Ministero per comprendere quali soluzioni potranno essere adottate per le numerose questioni da affrontare in vista della riapertura delle scuole, si ha l’impressione di interrogare la Sibilla cumana. Talvolta si va addirittura oltre, perché non si compie neppure lo sforzo di offrire una parvenza di risposta, magari un po’ ambigua ed interpretabile come nelle migliori tradizioni oracolari. Si decide piuttosto di non rispondere proprio, e nello stesso tempo di convocare gli interlocutori del tutto inutilmente, in totale assenza di indicazioni.