“Le polemiche politiche sono lenti deformanti quando diventano la chiave di lettura delle vicende sindacali. Lo sciopero non era e non è mai un atto di ostilità politica verso la maggioranza di governo, così come l’intesa di oggi non sancisce alcuna alleanza. Semplicemente, è frutto di un protagonismo sindacale giocato all’insegna della più assoluta autonomia”. Così Maddalena Gissi, segretaria generale della Federazione CISL Scuola, Università e Ricerca, che si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo la firma dell’intesa a Palazzo Chigi.
“Chi filtra tutto in chiave politica non coglie un aspetto fondamentale di questa vicenda, nella quale l’iniziativa condotta unitariamente ha consentito di recuperare spazi importanti in cui riacquistano valore le relazioni sindacali, riportando al centro dell’attenzione e del confronto il merito dei problemi e non le logiche di schieramento. La decisione di sospendere le sciopero (e non di revocarlo) significa che si apre una fase di confronto puntuale e approfondito nella quale abbiamo un punto di riferimento preciso su cui rivendicare scelte coerenti e conseguenti, verificando in base a queste il rispetto degli impegni sottoscritti. Vale per le risorse da destinare al rinnovo contrattuale, vale per gli strumenti con cui favorire la stabilizzazione del lavoro precario, vale per le garanzie di unitarietà del sistema d’istruzione su cui l’intesa fissa principi inequivocabili”.
“Noi siamo abituati a svolgere così il nostro ruolo - conclude la segretaria generale -, non viviamo di fiammate estemporanee e per lo più inconcludenti. Soprattutto non ci lasciamo condizionare da pregiudizi di natura politica: non l’abbiamo fatto il 30 novembre 2016, quando firmammo un accordo sul pubblico impiego che molti consideravano uno spot preelettorale e invece aprì la strada al rinnovo dei contratti; e non ci hanno frenato le polemiche, anche di qualche forza oggi in maggioranza, che additavano come vergognosa la firma del nuovo CCNL. Il nostro sindacato non vive in una perenne campagna elettorale; puntiamo a ottenere risultati e lo facciamo con la costanza e l’assiduità del nostro impegno quotidiano. È così che abbiamo affrontato e risolto ai tavoli contrattuali tante criticità indotte da riforme sbagliate, è così che intendiamo confrontarci anche con questo Governo. Con grande determinazione, chiarezza di obiettivi e totale autonomia”.
Roma, 24 aprile 2019